ITACA
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
né nell’irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l’anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d’estate siano tanti
quando nei porti- finalmente e con che gioia-
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d’ogni sorta;
più profumi inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti
Sempre devi avere in mente Itaca –
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull’isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.
Konstantinos Petrou Kavafis
IL DIVERSO E L’UGUALE
Storie di uomini e mondi per un viaggio fra il passato e il presente, alla scoperta della vera umanità
Gli incontri
Alla luce dei moderni fatti di cronaca, la situazione attuale spinge a porsi delle domande e a interrogarsi su chi siamo, su quali siano le nostre vere necessità e su cosa ci porti ad affrontare il mondo.
Le diversità fra popoli, sistemi di pensiero e religioni hanno sempre generato paura e diffidenza: non conoscere, ignorare, osteggiare significa rifiutare di comprendere l’anima più nascosta all’interno delle altre culture. Culture che, per quanto lontane dalle scelte personali di ognuno, hanno forse motivazioni e radici comuni. Ed è proprio questa base che vogliamo provare a individuare e spiegare, questo legame che – pur nel nostro essere creature variegate – ci tiene ancorati a ciò che davvero siamo.
Quanto vale la vita di un uomo?
Cosa comporta l’incontro con l’altro?
Cosa significa essere umani?
La storia e l’archeologia possono fornire in questo un contributo, per quanto modesto, a dimostrazione di quanto siano molto più numerosi i fattori che ci rendono simili e ci avvicinano, delle differenze che ci portiamo dentro e che ci allontanano.
Noi, come associazione culturale, abbiamo deciso di metterci in gioco, ciascuno con la propria storia ma guidati da idee comuni, con la speranza di poter dare il nostro contributo.
La scelta del testo “Itaca” del poeta greco Konstantinos Kavafis, come brano – guida per questo nostro primo ciclo di conferenze, non è casuale. Itaca rappresenta la patria, il cuore, lo scopo, la meta ed è diversa per l’animo di ciascuno ma, allo stesso tempo, Itaca è l’approdo finale, il desiderio ultimo in cui trovare pace dopo aver compiuto un lungo viaggio. Perché siamo tutti viaggiatori alla ricerca di qualcosa: marinai esperti, fuggitivi, sognatori, ognuno di noi è Odisseo fra le onde, in un mare multiforme dalle innumerevoli sfumature. E, per quanto difficile possa essere il viaggio, è fondamentale avere la consapevolezza che dei compagni saranno con noi e che incontreremo nuovi volti in ogni luogo. Diversi. Colorati. Forse difficili da capire. Ma ugualmente segnati dal loro viaggio personale. Noi ci auguriamo di conoscere molti di questi volti, e voi? Siete pronti a partire?
Evento gentilmente ospitato da :
Negozio Civico – ChiamaMilano
via Laghetto 2, MM3 Missori – MM1 San Babila